29 luglio – 3 settembre 2023
Varallo, Biblioteca Civica Farinone Centa
Di parole e immagini Il Sacro Monte di Varallo attraverso le sue guide
Le ragioni di una mostra, seppur raccolta come questa, possono essere molteplici.
Di parole e immagini. Il Sacro Monte di Varallo attraverso le sue guide intende avvicinare il pubblico alla ricca e secolare tradizioni editoriale che, a partire dal principio del Cinquecento, ha visto la nascita di numerose guide, in versi e in prosa, dedicate al complesso varallese. Dall’osservazione dei volumi esposti, tutti provenienti dalla Biblioteca Civica Farinone Centa di Varallo, si può infatti comprendere l’evoluzione di questa tipologia di testo dal XVI secolo a oggi e lo stretto, rilevante rapporto che unisce la parola all’immagine. Al contempo la mostra consente la valorizzazione di una parte rilevante del ricco patrimonio librario della Biblioteca, ovvero il fondo legato alla figura dell’avvocato Alberto Durio (1882-1952), esponente di un’importante famiglia originaria di Civiasco. È a lui infatti, bibliofilo e appassionato conoscitore della storia valsesiana, che si deve la nascita della collezione di guide del Sacro Monte che si è deciso di esporre.
Una raccolta costituitasi nel corso del tempo grazie all’entusiasmo all’assidua attività di studio e ricerca di questo collezionista, attività che, nel 1930, porta anche alla pubblicazione del volume Bibliografia del Sacro Monte di Varallo e della Chiesa di Santa Maria delle Grazie
annessa al Santuario (1493-1529). Quest’ultimo testo, insieme al recente e fondamentale lavoro di Gianpaolo Garavaglia, Mons in quo beneplacitum est deo habitare in eo. Bibliografia del Sacro Monte di Varallo (2017), che ha saputo aggiornare con precisione e rigore quanto fatto da Durio, è alla base dell’ideazione e organizzazione di questa mostra.
Infine, ad arricchire ulteriormente il percorso di visita, dendo avvio dalla seconda metà del Cinquecento, giunge sino ai giorni nostri, è l’esposizione eccezionale del celebre Libro dei Misteri (1565-1572), prezioso manoscritto contenente il progetto di rinnovamento
e ampliamento del Sacro Monte commissionato all’architetto perugino Galeazzo Alessi da Giacomo d’Adda.