Tappa Gondo – Graniga Bognanco
2ª tappa / distanza km 17,4
Tappa Gondo – Graniga / distanza km 17,4
Per raggiungere l’Italia, a partire da Gondo, si percorre l’antica via “Stockalper”, attraverso il passo del Monscera, a 2103 m. Nella valle dello Zwischbergen si sale per il Monscera dove si incontrano pascoli, torbiere e decine di laghetti che si aprono verso la Val Bognanco.
Descrizione tappa
Il sentiero si snoda di fronte a Gondo su un terrazzamento che consente l’accesso alla valle selvaggia della Zwischbergental, un percorso che i contrabbandieri conoscevano molto bene.
Dal monumento al contrabbandiere tale via si apre con la visione della cascata del Grosses Wasser e delle marmitte, poi via verso la miniera d’oro.
La famiglia Stockalper portò la miniera d’oro alla migliore condizione di sfruttamento tra il 1660 e il 1691. Nel 1897 essa fallì e cessò la sua attività. Ancora oggi, tuttavia, essa può essere visitata su richiesta.
Lungo la strada si presenta uno sbarramento a formare un piccolo lago. Non lontano vi è l’unica faggeta presente in Vallese e, in alto, boschi di larici e montagne scoscese con vaste radure a pascolo.
Ancora pascoli, torbiere e decine di laghetti si aprono in Val Bognanco. Si arriva a S.Bernardo dove sorge una piccola chiesetta di montagna. Si scende poi velocemente attraverso le frazioni di Bognanco per arrivare a Graniga/S.Lorenzo. Tappa Gondo – Graniga.
Percorso alternativo
La tappa partendo dalla Svizzera attraverso, la cosidetta “Via delle prese”, che non è facilmente percorribile nei giorni di pioggia e non è transitabile nel periodo invernale.
Per motivi di sicurezza, nei tratti più pericolosi, è stata attrezzata con corde fisse di acciaio. Attraverso questa via si raggiunge l’abitato di Bugliaga.
Ponte del Diavolo
Poco oltre, la valle diventa aspra, tra pareti a picco sopra il torrente Rì che si attraversa sull’emozionante Ponte del Diavolo: un arco di 33 metri sulla forra da vertigine, 100 metri sopra il corso d’acqua.
Prima dell’abitato di Transquera il paesaggio si addolcisce un poco. Giunti alla parrocchiale, in alto sopra Bertonio, si imbocca la via selciata che scende in forte pendenza.
Varzo è un borgo che racchiude un patrimonio notevole di opere d’arte: nella parrocchiale di san Giorgio un affresco del “miracolo dell’impiccato” riprende la leggenda ambientata a Santo Domingo de la Calzada, nella Rioja, sul cammino francese che porta a Santiago di Compostela.
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